The Ocean Race Europe: l’equipaggio di Paprec Arkéa è pronto a raccogliere la sfida!

Sette mesi dopo il suo arrivo al Vendée Globe, Yoann Richomme si lancia in una nuova sfida altrettanto entusiasmante. Insieme a un equipaggio determinato composto da quattro navigatori e un mediaman, Yoann partirà il prossimo 10 agosto per un giro d’Europa che si preannuncia particolarmente combattuto, da Kiel (Germania) alla baia di Boka (Montenegro), passando per Nizza. Una vera sfida tecnica e tattica in cui l’equipaggio di Paprec Arkéa spera di brillare.

Non è solo la competizione a motivare Yoann nella navigazione d’altura. C’è anche il viaggio. Avendo attraversato l’Atlantico con suo padre da adolescente, ama scoprire nuovi paesaggi, culture e luoghi - ancora di più se può arrivarci in barca. È una delle caratteristiche di The Ocean Race Europe, alla sua seconda edizione, che permette di girare il Vecchio Continente per quasi due mesi. Così, gli skipper partiranno da Kiel (Germania), passeranno per Portsmouth (Inghilterra), faranno un fly-by (passaggio veloce) a Matosinhos-Porto (Portogallo), poi tappe a Cartagena (Spagna), Nizza (Francia), Genova (Italia), prima di una splendida conclusione nella baia di Boka (Montenegro). La Francia non mancherà con una tappa a Nizza, che “permette di incontrare un nuovo pubblico”, sottolinea Yoann. “Nel team ci piacciono molto le regate che ci portano in destinazioni insolite”, sorride.
“Una regata molto intensa e dinamica”
Oltre al percorso e all’aspetto avventuroso del viaggio, la regata si preannuncia entusiasmante anche come sfida tattica, tecnica e fisica continua. “Attraverseremo il Mare del Nord, la Manica, l’Atlantico e il Mediterraneo,” ricorda Yoann. “Dovremo fare i conti con il meteo, le correnti, la navigazione costiera… sarà un’esperienza molto varia e davvero interessante.” Lo skipper cita anche “l’intenso traffico nel Golfo di Biscaglia” e “la vera e propria partita a poker che ci attende nel Mediterraneo.”
I tratti più lunghi dureranno solo poche ore. Sarà una regata continua, molto dinamica, con tante piccole mosse da giocare.
Per affrontare queste sfide contro una concorrenza forte ed equilibrata, Yoann potrà contare su un equipaggio particolarmente talentuoso. Sarà affiancato da Mariana Lobato, vincitrice di The Ocean Race Europe 2021 insieme a lui a bordo del VOR65 Racing for the Planet; da Pascal Bidégorry, vincitore di The Ocean Race 2023 e della Volvo Ocean Race 2018; e dal suo co-skipper fino alla Transat Café L’Or, Corentin Horeau. Il gruppo include anche tre membri del team di terra: Gautier Levisse, responsabile dell’ufficio progettazione; Louis Dubois, responsabile dell’attrezzatura; e Julien Champolion, mediaman. “Abbiamo tutto per essere performanti e divertirci insieme,” assicura Yoann.
“Una trasmissione reciproca”
Ma ciò che entusiasma di più il navigatore di Paprec Arkéa è l’idea di condivisione e collaborazione. “Mi piace molto la vita di equipaggio, la necessità di dare il massimo a livello individuale per il successo collettivo. È una trasmissione di esperienze e competenze!” Nelle ultime settimane, le uscite in mare si sono intensificate in Bretagna.“Approfittiamo delle uscite con finalità di relazioni pubbliche per permettere a ciascuno di prendere confidenza con la barca e per testare alcuni aspetti tecnici.” Tuttavia, Yoann mantiene un atteggiamento cauto: “Finora non ci siamo ancora confrontati con altri team. È difficile sapere se i miglioramenti fatti durante l’inverno porteranno i risultati sperati.” Detto questo, aggiunge che: “Le sensazioni, nel complesso, sono molto buone.”

Per averne la conferma, la Rolex Fastnet Race sarà cruciale. “Quella sarà la nostra vera preparazione!” Una regata mitica, in programma a fine luglio, da Cowes a Cherbourg, passando per il leggendario scoglio del Fastnet. “È un vero test di resistenza e abilità,” precisa Yoann. “C’è una sfida sportiva molto interessante e tanti piccoli tratti da navigare. È una regata molto strategica, molto intensa: sarà come una tappa di The Ocean Race Europe.” Un’ottima occasione per “trovare il giusto funzionamento di squadra” e “dare tutto”. Una vera prova generale prima di partire per la Germania e dare il via a questo attesissimo giro d’Europa.